RENTRI
COS'È E COME
FUNZIONA


UNA BREVE GUIDA AL RENTRI,
PER CAPIRE LE PRINCIPALI NOVITÀ
INTRODOTTE


La parola RENTRI è l’acronimo di Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti.

Si tratta del nuovo strumento ideato dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE) per consentire la digitalizzazione dei documenti relativi alla movimentazione e al trasporto dei rifiuti.

Il nuovo sistema di tracciabilità digitale consente di acquisire e monitorare i dati ambientali, rendendoli fruibili non solo per le attività di vigilanza e controllo, ma anche per le politiche ambientali adottate dal Ministero.


IL RENTRI SERVE PER:

Digitalizzare

milioni di documenti ad oggi cartacei.

Coadiuvare le autorità di controllo

nella prevenzione e nel contrasto della gestione illecita dei rifiuti.

Ridurre i tempi di trasmissione dei dati

necessari per la rendicontazione degli obiettivi Europei di recupero e riciclo.

Aiutare le imprese

ad assolvere con rapidità gli adempimenti previsti, grazie a procedure più snelle delle attuali.

Rendere fruibile

alla Pubblica Amministrazione un flusso costante di dati e informazioni sulla movimentazione dei rifiuti.

CHI DEVE ISCRIVERSI:

Gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti;

I produttori di rifiuti pericolosi

I Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti.

Gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi;

I soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con riferimento ai rifiuti non pericolosi.

In quest’ultimo gruppo, sono compresi:
  • I trasportatori di rifiuti non pericolosi;
  • Gli intermediari di rifiuti non pericolosi;
  • I produttori di rifiuti non pericolosi di cui ai punti c) d) e g) dell’art 184 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. con più di 10 dipendenti.
L’articolo 184 parla di:
  1. Rifiuti prodotti nell’ambito delle lavorazioni industriali diversi da quelli urbani;
  2. Rifiuti speciali prodotti nell’ambito delle lavorazioni artigianali diversi da quelli urbani;
  3. Rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e della depurazione della acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, delle fosse settiche e delle reti fognarie.
    Specifichiamo che le imprese che non rientrano tra quelle indicate possono iscriversi volontariamente.
La normativa prevede date diverse a seconda della tipologia di produttore:
  • Enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti: 15 dicembre 2024 - ed entro i 60 giorni successivi.
  • Enti o imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 dipendenti: 15 giugno 2025 – ed entro i 60 giorni successivi.
  • Tutti i restanti produttori di rifiuti speciali pericolosi obbligati all’iscrizione: 15 dicembre 2025 – ed entro i 60 giorni successivi.
Il numero dei dipendenti è calcolato in base al numero di persone, presenti nell’impresa al 31 dicembre dell’anno precedente, che lavorano con vincoli di subordinazione in forza di un contratto di lavoro e che percepiscono una remunerazione.
Il numero dei dipendenti è fornito al RENTRI dal Registro imprese ed è riferito all'impresa e non alla singola unità locale, qualora il numero di dipendenti fornito dal Registro imprese non fosse aggiornato è possibile modificarlo al momento dell’iscrizione al RENTRI o anche al momento del pagamento del contributo annuale
L'accesso avviene con strumenti digitali di autenticazione
  • SPID per persona fisica>
  • SPID per persona giuridica
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
  • Carta di Identità Elettronica (CIE)
Nel caso di dispositivi di identità digitale intestati a persona fisica, questa deve avere poteri per rappresentare l'impresa oppure deve essere stata incaricata ad operare dall'impresa o dall'ente o dall'organizzazione tramite apposita procedura.
L'iscrizione alla piattaforma RENTRI ha un costo di segreteria paria a 10 €, ai quali bisogna aggiungere per il primo anno un contributo che varia da 15,00€ a 100,00 € in base alle diverse tipologie di imprese o Enti.
Per gli anni successivi tale cifra varia da 10,00 € a 60,00€ (In base al numero di dipendenti)
Prima di inviare la domanda l'ultimo passaggio indica quanto pagare.
Bisogna effettuare il pagamento, altrimenti non si perfeziona la domanda.
È possibile capire prima quanto si pagherà, esistono infatti delle tabelle che lo dicono:
  • I diritti di segreteria sono pari a 10,00 euro e vanno versati per ciascuna unità locale al momento della presentazione della domanda di iscrizione. Tali diritti devono essere corrisposti anche per ogni successiva domanda di variazione dell’iscrizione.
  • Il contributo annuale va versato per ciascuna unità locale al momento della presentazione della domanda di iscrizione ed è pari a:
    • 100 euro per ogni unità locale: per enti e imprese produttori iniziali di rifiuti con più di 50 dipendenti, trasportatori, soggetti che svolgono attività di trattamento dei rifiuti, intermediari e consorzi, inclusi i soggetti di cui all’art.18 del D.M. 4 aprile 2023, n. 59;
    • 50 euro per ogni unità locale: per enti e imprese produttori iniziali di rifiuti con dipendenti da 11 a 50;
    • 15 euro per ogni unità locale: per i produttori di rifiuti diversi da quelli sopra indicati.
  • Il contributo annuale, negli anni successivi a quello di iscrizione, va versato entro il 30 aprile di ciascun anno ed è pari a:
    • 60 euro per ogni unità locale: per enti e imprese produttori iniziali di rifiuti con più di 50 dipendenti, per trasportatori, soggetti che svolgono attività di trattamento dei rifiuti, intermediari e consorzi, inclusi i soggetti di cui all’art.18 del D.M. 4 aprile 2023, n. 59;
    • 30 euro per ogni unità locale: per enti e imprese produttori iniziali di rifiuti con dipendenti da 11 a 50;
    • 10 euro per ogni unità locale: per i produttori di rifiuti diversi da quelli sopra indicati.
Non si tratta di delegati, ma di incaricati e si può fare la scelta durante la pratica di accreditamento dell'impresa.
Quante se ne vogliono.
L’iscrizione deve essere fatta utilizzando lo SPID o altro del legale rappresentante dell'impresa, quindi non possiamo farlo noi direttamente, ma vi possiamo supportare in presenza o da remoto.
Il documento da tenere a portata di mano è la visura C.C.I.A.A. per controllare le unità locali, gli indirizzi ed il numero dei dipendenti.

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